mercoledì 17 luglio 2013

Estetica del cinema: 'C'eravamo tanto amati', Ettore Scola.

 Film del giorno.

Questa sera, su Rai3 ore 21:05:
'C'eravamo tanto amati'



It. 1974GENERE: Comm. DURATA: 121′ VISIONE CONSIGLIATA: TCRITICA: 3,5 PUBBLICO: 5REGIA: Ettore ScolaATTORI: Nino ManfrediVittorio GassmanStefano Satta FloresStefania SandrelliGiovanna RalliAldo FabriziUgo Gregoretti, Mike Bongiorno, Marcello MastroianniFederico Fellini
Trent'anni di vita italiana, dal 1945 al 1974, attraverso le vicende di tre amici ex partigiani: un portantino comunista (Manfredi), un intellettuale cinefilo di provincia (Satta Flores) e un borghese arricchito (Gassman). S'incontrano a varie riprese, rievocando speranze deluse, ideali traditi, rivoluzioni mancate. Rapsodia generazionale turgida e sincera, poco rigorosa ma appassionata, lamentosa e qua e là graffiante, armonizzata “sul registro di un malinconico ma efficace umorismo critico” (R. Ellero), dove l'amarezza di fondo si stempera in toni crepuscolari. Tutti bravi e registrati a dovere gli interpreti, compreso il compianto Satta Flores (1937-85). Scritto da E. Scola con Age & Scarpelli, dedicato a Vittorio De Sica (1901-74) che non fece in tempo a vederlo. Fu un calibrato film-epitaffio in sintonia con i tempi e i gusti del pubblico, con una sapiente costruzione narrativa fatta di morbide sconnessioni temporali e non priva di una quieta stilizzazione teatrale. Pioggia di premi italiani, francesi e sovietici.

La recensione del film è tratta da:
il Morandini 2013
a cura di Laura Morandini, Luisa Morandini, Morando Morandini
Zanichelli editore

Premi.

  • Gran Premio al Festival cinematografico internazionale di Mosca
  • Premi César 1977: Miglior film straniero
  • 3 Nastri d'argento 1975 : Migliore attore non protagonista (Aldo Fabrizi), Migliore attrice non protagonista (Giovanna Ralli), Migliore sceneggiatura (Age & Scarpelli ed Ettore Scola)

Curiosità.

Inizialmente, nel progetto degli sceneggiatori doveva esserci un solo protagonista, Gianni, avvocato corrotto che osservava il degradare della società italiana. Successivamente, sono stati introdotti e ampliati i ruoli dei due amici e co-protagonisti.
Il debito del film nei confronti del Neorealismo e in particolare di Vittorio de Sica è consistente. Oltre alla dedica finale al regista, sono presenti al suo indirizzo numerose citazioni e omaggi. Il film amato e recensito da Nicola nel suo cineforum è Ladri di biciclette; e proprio di De Sica Nicola è un appassionato ammiratore. Inoltre, in una delle sequenze finali, si vede sempre Nicola partecipare ad un incontro pubblico con Vittorio De Sica nel quale questi rivela il trucco (vero) che ha utilizzato durante le riprese di Ladri di biciclette per far piangere il piccolo protagonista durante la scena dell'arresto del padre, e che era stato l'oggetto della domanda contestata dallo stesso Nicola durante la sua partecipazione a Lascia o raddoppia?.
Fonte: wikipedia

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