domenica 20 ottobre 2013

Casa di bambola.

"Casa di bambola''.  Metafora allegorica e strettamente intima capace di fondere al proprio interno quella 'trattativa' donna-società dalla quale è ancor oggi troppo difficile emergere. che essa avvenga tramite armistizio o mediante via di fuga bombardiera. ''Casa di bambola'' è anche, e soprattutto, un testo teatrale di Henrik Ibsen, (che consiglio vivamente) composto dallo scrittore norvegese nel 1879. Se ci pensate anche solo un attimo, è scioccante proprio la data nella quale venne partorita l'opera. Un manifesto della presa di coscienza femminile, la rottura del concetto storico di relazione tra uomo e donna, una descrizione attualissima dell'alzare la testa, lasciandosi alle spalle il nido/gabbia sicuro e opprimente. Quando conferirono il primo Nobel letterario a Sully Prudhomme, un giornalista svedese elencò undici autori che meritavano il premio con ben maggiore urgenza. Di questi, nove lo vinsero nel quindicennio successivo. Uno dei due poveretti rimasti a secco era proprio Ibsen, a cui l'Accademia preferì il tradizionalissimo Bjornsson.

vF

Foto creata da vF

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