Tre musicisti punk disabili di Ostenda (Belgio) sono alla ricerca di un batterista; per entrare nella band è necessario però avere un handicap: quello del nuovo membro è il non aver mai suonato una batteria.
Nascono in questo modo i "The Feminists". La prima volta che vidi questo film pensai subito ad una cosa: o il regista fiammingo Koen Mortier era riuscito a scovare un manipolo di fantastici attori (incredibilmente) ancora sconosciuti, oppure aveva condensato nella pellicola un branco di punk ritardati, tossici e fuori di testa, ignari della presenza delle telecamere. Tra i film indipendenti migliori del nuovo millennio, una colonna sonora unica (Lighting Bolt, Isis, Mogwai, Funeral dress ed altri) che esplode in un tripudio di concerti punk, sudicio, grottesco, disagio e sangue. Rivedendone qualche scena di recente, mi è subito balzata alla mente la sfrontata e agognata bellezza di cui si pervadono i 114 minuti di 'sporca' pellicola.
Nascono in questo modo i "The Feminists". La prima volta che vidi questo film pensai subito ad una cosa: o il regista fiammingo Koen Mortier era riuscito a scovare un manipolo di fantastici attori (incredibilmente) ancora sconosciuti, oppure aveva condensato nella pellicola un branco di punk ritardati, tossici e fuori di testa, ignari della presenza delle telecamere. Tra i film indipendenti migliori del nuovo millennio, una colonna sonora unica (Lighting Bolt, Isis, Mogwai, Funeral dress ed altri) che esplode in un tripudio di concerti punk, sudicio, grottesco, disagio e sangue. Rivedendone qualche scena di recente, mi è subito balzata alla mente la sfrontata e agognata bellezza di cui si pervadono i 114 minuti di 'sporca' pellicola.
vF